Un metodo di coltivazione che trae le proprie origini nel 1860 dagli studi di due fisiologi tedeschi, I. Sachs e J. Knop, intenti ad osservare come le radici delle piante assorbissero i sali minerali disciolti nell’acqua.
L’idrocultura è un tipo di coltivazione che consente alle piante di crescere in acqua.
La terra viene sostituita con un substrato inorganico e poroso, l’argilla espansa, che serve da sostegno e trasmette umidità alle radici in modo capillare.

I vantaggi sono molteplici:
bagnatura regolata da un indicatore di livello dell’acqua: media ogni 3/5 settimane;
concimazione gestita da un prodotto specifico a lenta cessione: media 4/6 mesi;
pulizia assicurata dal substrato di argilla espansa sterilizzata;
varietà completa di piante con esigenze diverse in un unico contenitore;
assenza totale di parassiti della terra.

Idrocultura o Idrocoltura?
Sterile la diatriba sull’esatta terminologia in quanto la duplice accezione di origine latina accetta entrambe le definizioni: idro = acqua cultura, ae = coltivazione, ma anche idro = acqua e colere = coltivare.

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